piattaforme di crowdfunding

Che cosa sono le piattaforme di crowdfunding?

Premesse e caratteristiche generali:

Le piattaforme di Crowdfunding sono “siti web” che facilitano l’incontro tra la domanda di finanziamenti, da parte di chi promuove dei progetti, e l’offerta di denaro da parte degli utenti interessati a queste opportunità.

Sono praticamente “luoghi virtuali di raccolta fondi”.

Possiamo distinguere tra:

  • Piattaforme Generaliste che raccolgono progetti di ogni area di interesse
  • Piattaforme Verticali che sono specializzate in una tipologia specifica o in particolari settori.

Il successo del Crowdfunding non sta portando solo alla nascita di un gran numero di piattaforme che fanno da intermediari tra chi propone progetti e chi li finanzia, ma anche all’apertura di nuovi blog e siti che contribuiscono alla diffusione della cultura relativa a questo nuovo tipo di finanziamento.

La caratteristica comune è l’aspetto emotivo che vi sta alla base: ogni progetto viene presentato al pubblico enfaticamente per attrarre i maggior finanziatori possibili.

Il progetto da finanziare viene presentato non solo attraverso schede con i “numeri” del progetto, ma soprattutto attraverso immagini, video e “pitch”, cioè elementi di informazione più incisivi, fra cui spiccano le presentazioni in power point che descrivono l’azienda, l’idea di business, le persone che la compongono oltre, naturalmente, al progetto che si intende perseguire con l’investimento cercato.

La piattaforma funge da “vetrina virtuale” e da “rete contatti online e offline” dei promotori del progetto che vengono veicolati sulla piattaforma.

Tali piattaforme generano ricavi in due modi

  • Applicando commissioni percentuali sul capitale raccolto ai singoli progetti pubblicati su di esse
  • Tramite un compenso fisso applicato nel momento in cui viene fatta richiesta di pubblicare un progetto sulla piattaforma.

Scopri il nostro Social Network
dove puoi richiedere assistenza e consulenza legale gratuita

I motivi di finanziamento:

I crowdfuneder possono avere diverse motivazioni nel finanziare i progetti e genericamente, possono essere schematizzati in questo modo:

  1. Business: i progetti sono finalizzati alla creazione di valore economico di cui traggono profitto i vari proponenti del progetto e i vari finanziatori a vario titolo.
  2. Donazione: Sono progetti finalizzati all’utilità sociale senza avere come scopo primario il profitto monetario; tuttavia non è escluso che ci possano essere ritorni di diverso tipo.
  3. Sociale: Riguardano la cooperazione sociale di un progetto comune ma in questo caso ci può essere il profitto monetario. Alcuni esempi possono essere i progetti per il rifacimento di un bene pubblico o di un’infrastruttura.
  4. Mecenatismo: Alcuni crowdfuneder possono finanziare al solo scopo personale senza aspettarsi ritorni economici. Ad oggi i progetti sono per la maggior parte a motivazione sociale. Questo aspetto dovrebbe cambiare con lo sviluppo futuro del Equity-Based Crowdfunding di cui si parlerà in seguito.

I modelli principali:

I modelli principali sono 4 e in parte riprendono le motivazioni di cui si è parlato al paragrafo precedente.

Ognuno fruisce di una piattaforma diversa, idonea alle sue caratteristiche specifiche.

Non mancano modelli ibridi ma questo articolo si baserà solo su quelli tradizionali.

I 4 modelli possono essere schematizzati in questo modo:

Donation-Based Crowdfunding:

E’ praticamente una mera donazione motivata da incentivi filantropici o di sponsorizzazione.

Possono rientrare in tale categoria i progetti a sfondo benefico, sociale e che hanno come obiettivo il finanziamento di organizzazioni no-profit.

Non è previsto alcun profitto o ritorno economico ma solo un riconoscimento morale per il quale, a volte, viene consegnata una “targa” di riconoscimento.

Strutturato in questo modo non necessita di una regolamentazione normativa.  

Lending-Based Crowdfunding:

E’ sostanzialmente una richiesta di micro-credito e in Italia è regolamentata secondo la disciplina del prestito tra privati.

Attraverso tale forma vengono richiesti finanziamenti per progetti personali, come per esempio per l’acquisto di automobili. In genere l’importo del finanziamento è molto basso, non sussiste garanzia e gli interessi e il numero delle rate sono concordati dai privati stessi.

La relativa piattaforma ha la funzione di intermediare il prestito e di ripartire il rischio su più progetti.

Il finanziatore lucra sul fatto che in questo modo il tasso di interesse è più alto mentre il beneficiario ha la possibilità di fruire di finanziamenti che non avrebbe secondo gli strumenti tradizionali e le relative tipologie di “raccolta fondi tradizionali”.

Questo modello, a sua volta, viene diviso in due sotto-categorie:

  • Classico: Il finanziatore, attraverso la piattaforma, presta il denaro direttamente al proponente. La relativa regolamentazione è quella del prestito tra privati
  • Avanzato: Il finanziatore investe in un veicolo societario il cui andamento determina il successo o meno dell’operazione. È tale veicolo che eroga il credito assorbendo i rischi di insoluto e gestendo le azioni di recupero.

La relativa disciplina normativa che regolamenta tale modello riprende quella relativa alle categorie degli Intermediari finanziari, dei Gestori di micro-credito e degli Istituti di pagamento.

La disciplina applicabile al caso concreto dipende dall’attività preponderante nel singolo caso.

Reward-Based Crowdfunding:

E’ la modalità di raccolta fondi maggiormente diffusa nel mondo.

In cambio del finanziamento, si promette una ricompensa o un premio in natura. In genere, si lascia al finanziatore la scelta del tipo di ricompensa il cui valore, ovviamente, aumenta all’aumentare della donazione.

Tale modello non è regolamentato in maniera strutturata perché sono diverse le tipologie di reward (cioè di ricompensa) e di conseguenza sussistono diversi ulteriori sotto-modelli:

  1. Se il reward è un pre-ordine del prodotto finanziato, la configurazione giuridica è quella di una “vendita di bene futuro” disciplinata dalle normative sulla vendita a distanza contenute nel Codice del Consumo e sono normalmente applicate nell’e-commerce.
  2. Modello profit sharing o royalty-Based: In questo caso il reward è un premio di natura finanziaria corrispondente ad una quota dei ricavi o degli utili dell’attività finanziaria. Il profilo giuridico è quello riconducibile a quello di un “contratto di associazione in partecipazione”.
  3. Se il reward è un mero regalo si applicano le norme della donazione modale come delineate dal nostro Codice Civile.

Equity-Based Crowdfunding:

E’ una vera propria raccolta di Equity cioè una raccolta di capitale di rischio per le aziende sia in forma di azioni sia di quote. Praticamente il finanziatore diventa socio.

Un aspetto particolare e importante è che non è richiesto l’intervento di un Notaio: l’acquisto di quote avviene attraverso l’accredito del bonifico su un c/c bancario, vincolato per tutta la durata della procedura.

I piccoli investimenti sono esentati da procedure MIFID e possono pertanto essere gestiti direttamente dalla piattaforma.

Per la regolamentazione di questo modello si rimanda agli articoli successivi.

Vuoi ulteriori chiarimenti sull’argomento o semplicemente fare delle domande?
Scrivici qui sotto e ti risponderemo nel più breve tempo possibile


Autore: The Knowledge Verified icon 1
Rete tra Imprenditori e professionisti

Commenta e partecipa alla discussione

Entra e scopri The Knowledge
I tuoi professionisti sempre a portata di mano

Commenti

Ancora nessun commento