Open Banking: le novità di accesso al credito per le PMI

novità di accesso al credito per le PMI

Novità di accesso al credito per le PMI: La Direttiva Europea PSD2 (Payment Services Directive) è la seconda direttiva sui servizi di pagamento che, entrata in vigore nell’Unione Europea il 13 gennaio 2016, con termine di recepimento negli Stati Membri due anni dopo, si innesta nell’ambito degli interventi di rinnovamento del quadro legislativo del mercato europeo dei pagamenti al dettaglio, volti a sviluppare sistemi di pagamento elettronico sicuri, efficienti, competitivi ed innovativi per consumatori, imprese ed esercenti.

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Il 13 gennaio 2018 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il D. lgs. 15 dicembre 2017, n. 218 di attuazione della PSD2 e di adeguamento delle disposizioni interne al Regolamento (UE) n. 751/2015 sulle commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta (Interchange Fees Regulation) entrato in vigore il giorno stesso.

Il Regolamento è entrato in vigore il 14 marzo 2018 e ha trovato applicazione il 14 settembre 2019. In esso sono specificati e dettagliati:

  • i requisiti dell’autenticazione del cliente;
  • le esenzioni dall’applicazione dell’autenticazione forte sulla base del livello del rischio connesso al servizio prestato, dell’importo e/o della frequenza dell’operazione, del canale di pagamento;
  • requisiti di riservatezza e integrità delle credenziali di sicurezza personalizzate;
  • requisiti di standard aperti di comunicazione comuni e sicuri ai fini dell’identificazione, dell’autenticazione, della notifica e della trasmissione di informazioni, nonché dell’attuazione delle misure di sicurezza, tra i diversi prestatori di servizi di pagamento coinvolti.

Per la prima volta questa Direttiva obbliga le Banche Europee ad aprire le proprie API (Application Program Interface) a società del Fintech (tecnologia applicata alla finanza) e altre aziende che si occupano di prodotti e servizi finanziari. Una vera innovazione.

Il cambiamento introdotto consente infatti alle società esterne (le cosiddette Terze Parti) l’accesso ai dati di pagamento, promuovendo una maggiore competizione nelle aree di tradizionale dominio delle banche e contribuendo a cambiare le relazioni tra consumatori e istituti finanziari.

Cosa cambia per le PMI?

La condivisione dei dati relativi alle operazioni bancarie delle PMI fornisce agli istituti finanziari un quadro più chiaro dello stato finanziario di un’azienda e delle sue specifiche caratteristiche. Identificando, registrando e classificando la frequenza dei depositi, i prestatori sono in grado di sviluppare una valutazione più accurata della praticabilità economica dell’istante.

Per i responsabili di piccole imprese che sanno gestire al meglio i loro dati, questa novità di open data offre anche la possibilità di reperire i migliori servizi finanziari per i loro bisogni specifici al miglior prezzo. In cambio della condivisione di determinate informazioni, queste realtà migliorano la loro capacità di accedere alle offerte più competitive disponibili sul mercato.

Con l’accesso a informazioni e set di dati più completi sui richiedenti, anche i prestatori possono registrare un beneficio competitivo fornendo una valutazione del rischio in tempo reale.

L’Open banking si appresta a strumento necessario ed innovativo per l’ottenimento di risorse e finanziamenti a favore delle PMI. Attraverso tale strumento le PMI possono ottenere prestiti in maniera agevolata tramite:

  • un maggior livello di inclusione finanziaria e di accesso al credito
  • una migliore esperienza cliente ottenuta semplificando il processo di valutazione del merito creditizio
  •  maggior grado di sicurezza nella gestione delle informazioni

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